Smettere il singhiozzo - Harvard Health

Cure strane creano uno stimolo che interrompe il riflesso.

Diverse funzioni corporee possono essere motivo di risate, e il singulto ne fa parte. I singhiozzi sono di solito lievi e di breve durata, sebbene un po' imbarazzanti e scomodi. Ma spesso sono associati a momenti felici: un po' di eccesso di cibo, magari, o un po' di allegria per l'alcol. Il suono stesso è divertente.

Alcuni rimedi sono anche divertenti: bere dal lato sbagliato del bicchiere, farsi spaventare da qualcuno che salta fuori e grida "buh", mordere un limone e bere il succo dei cetrioli, solo per citarne alcuni. "È bene gettare dell'acqua fredda in faccia a chi ha il singhiozzo", era il consiglio dato nell'Inghilterra del XVI secolo. Ci sono anche metodi collaudati come trattenere il respiro o respirare in un sacchetto di carta. Alcuni di questi rimedi hanno più senso di altri, ma sono tutti praticamente non testati.

A volte niente funziona. I singhiozzi possono durare a lungo. Secondo il Libro dei Record Guinness, un residente dell'Iowa di nome Charles Osborne ha avuto i singhiozzi per 68 anni. Ma anche una durata di pochi giorni può essere angosciante. E se i singhiozzi durano più a lungo, possono causare seri problemi, tra cui difficoltà nell'alimentazione, disidratazione, depressione e perdita di sonno (anche se è anche possibile singhiozzare durante il sonno).

I singhiozzi persistenti possono essere correlati a una condizione medica sottostante. I tumori possono comprimere i nervi nel torace o nell'addome. I singhiozzi possono essere un sintomo di malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale), come la sclerosi multipla o gli ictus.

Cosa succede quando singhiozzi?

I singhiozzi iniziano come se stessi facendo un grosso respiro d'aria molto più veloce del normale. Il diaframma si contrae e si abbassa, e i muscoli del torace entrano in azione. Una frazione di secondo dopo (precisamente 35 millisecondi, secondo uno studio classico), l'apertura stretta tra le corde vocali si chiude improvvisamente e si sente il caratteristico suono del singhiozzo. Non è chiaro se la cassa vocale (glottide) si chiuda o se si chiuda a causa della pressione negativa che si crea a causa dell'espansione del torace.

Dal punto di vista neurologico, i singhiozzi sono un riflesso istintivo, come il movimento di calcio della gamba quando il medico batte sul ginocchio. Tipicamente, un riflesso inizia con un segnale proveniente dal corpo al midollo spinale o al cervello che provoca un secondo segnale dal midollo spinale o dal cervello al corpo.

I tre passaggi di un singhiozzo

Non si è del tutto certi di come sia innescato il riflesso del singhiozzo, e la causa può differire da persona a persona. Ma una spiegazione comune è che cominci con l'irritazione o la stimolazione dei nervi frenici o vagali, e forse anche di altri nervi del sistema nervoso autonomo. Il nervo frenico si estende dal cervello al diaframma. Vagus deriva dal latino "vagante", e sembra che il nervo vago vaghi davvero, viaggiando dal cervello all'orecchio, alla gola e a molte parti del torace e dell'addome.

L'implicazione del nervo vago potrebbe spiegare perché i singhiozzi possono iniziare per tante ragioni diverse, e a volte strane. Medici in Italia hanno riferito che due uomini potevano provocare singhiozzi strofinando o radersi la barba. In un altro caso, la causa era un pelo che solleticava il timpano.

Dopo che i nervi sono stimolati, il messaggio viene inviato all'oblongata, un'area del cervello inferiore coinvolta nella regolazione della respirazione e di altre funzioni di base. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che questa regione contenga un "centro del singhiozzo" del tutto separato da qualsiasi controllo sulla respirazione. Dopo aver attraversato l'oblungata, il "messaggio del singhiozzo" viene inviato giù per il nervo frenico fino al diaframma.

Diversi fattori possono scatenare i brevi attacchi di singhiozzo che molte persone sperimentano periodicamente:

• uno stomaco pieno di cibo in eccesso, alcol o aria
• rapidi cambiamenti di temperatura
• eccitazione, stress o altre emozioni intense.

Cure

Molti dei rimedi per i singhiozzi lievi possono funzionare creando uno stimolo che interrompe i segnali che causano il riflesso. Di fatto, si interrompe il normale funzionamento del sistema nervoso. Quindi, ad esempio, quando bevi dal lato sbagliato del bicchiere, potresti stimolare nervi nella parte posteriore della bocca, del naso e della gola che non vengono solitamente stimolati durante la normale bevuta. La gola (faringe) sembra essere un punto focale per generare questi messaggi interruttivi, il che spiega perché molte cure coinvolgono bevute o cibi insoliti.

Respirare in un sacchetto di carta agisce in modo diverso. Aumenta il livello di anidride carbonica (CO2) nel sangue e sperimentalmente si è dimostrato che, quando i livelli di CO2 aumentano, i singhiozzi tendono a diminuire.

Una manovra chiamata "inspirazione sovra-supramassimale" è stata descritta molti anni fa nel Journal of Emergency Medicine. Si espira e quindi si prende un respiro molto profondo e lo si trattiene per 10 secondi. Poi, senza espirare, si inspira di nuovo, si mette in pausa e poi si inspira una terza volta. I medici ipotizzano che l'impilamento di tre inspirazioni di seguito stoppi il singhiozzo sia aumentando i livelli di CO2 nel sangue che immobilizzando il diaframma.

Il farmaco più comunemente prescritto per i singhiozzi, e l'unico approvato dalla FDA, è la clorpromazina (Thorazine). Spesso, i farmaci approvati per trattare una determinata condizione si rivelano utili anche per trattarne un'altra. Questo è il caso della clorpromazina, che è stata prima approvata come farmaco per il trattamento dei disturbi psicotici. Può anche trattare i singhiozzi, sia sotto forma di compresse che, nei casi gravi, per via endovenosa.

Piccoli studi suggeriscono che anche altri farmaci possano funzionare, tra cui baclofene, metoclopramide, fenitoina, acido valproico e gabapentin, anche se la FDA non ha approvato il loro utilizzo per il trattamento dei singhiozzi. Altri piccoli studi suggeriscono che la marijuana, l'acupuntura o l'ipnosi possano aiutare. Sebbene siano state sviluppate approcci chirurgici, questi sono l'ultima risorsa, riservati ai casi rari che perdurano, letteralmente, per anni.

Immagine: surely/Getty Images